#35
LA
STIRPE DI HULK
PARTE PRIMA
FIGLI
E AMANTI[1]
1.
Da qualche parte in Europa, oggi.
Clay Quartermain apre gli occhi e si guarda intorno confuso. Ricorda di essere
stato fatto prigioniero dal pazzoide chiamato Tyrannus e di essere stato legato
ad una sedia, nudo ed apparentemente indifeso.[2]
Da lì in avanti i ricordi si fanno confusi.
Una cosa è certa: non è più legato e
non è nemmeno più nella cantina della villa di Tyrannus in Costa Azzurra. È
ancora nudo, però, anche se in un letto dalle lenzuola di seta e in una stanza
ben arredata.
E non è solo: c’è una donna sdraiata
accanto a lui, nuda anche lei, una donna che conosce bene e che ora volta la testa
verso di lui.
-Ciao, Clay.- gli
dice Betty Ross con un largo sorriso.
Clay Quartermain si sente come se
l’intero universo gli fosse appena caduto sulla testa.
New Mexico, Stati Uniti, ieri. Bruce
Banner, meglio noto come l’Incredibile Hulk, ha un tono decisamente serio
mentre dice:
-Ho deciso di
riassumere il comando del Pantheon con effetto immediato. Quando saremo al
vostro quartier generale radunerò tutti gli altri e li informerò della nuova
situazione.-
-E se noi non
fossimo d’accordo?- ribatte quello chiamato Paride, biondo, occhi azzurri,
abito bianco di sartoria.
-Mi spiace ma il
dissenso non è contemplato.- ribatte Bruce.
-E se neanche
questo mi andasse bene?-
-Ti butterei giù
dall’aereo e senza pensarci due volte.-
-Sei cambiato,
Banner.- interviene Ulisse, alto, folta barba e capelli rossi, fisico
muscoloso.
-In meglio, dal mio
punto di vista.- replica Hulk.
In disparte lo psichiatra superumano
dai lunghi capelli verdi di nome Leonard Samson osserva e medita. Che Robert
Bruce Banner sia cambiato è indiscutibile ma che sia un miglioramento come
sostiene lui, Samson ne è tutt’altro che convinto.
Salt Lake City, Utah, oggi.
Tecnicamente è la scena del crimine ma il Detective Jacob Raven trova che il
termine più appropriato sia mattatoio. Stavolta i corpi smembrati sono almeno
cinque. Raven guarda i due agenti del F.B.S.A. che lo assistono come consulenti;
non sembrano affatto turbati dalla vista che si presenta loro.
L’afroamericano robusto e dal cranio
rasato che si è presentato come Pratt maneggia uno strano apparecchio ed infine
dice:
-Come sospettavo:
residui di radiazioni gamma. L’assassino che cerchiamo è davvero un
gammairradiato.-
-Uno che
conosciamo?- chiede l’Agente Sandra Verdugo
Raven deve ammettere che quella
donna lo mette a disagio. Non veste come una tipica agente federale,
diversamente dal suo collega. Indossa una camicetta annodata all’altezza del
seno ed un paio di aderentissimi shorts ed è evidente che non porta il
reggiseno e probabilmente nemmeno le mutandine.
Il Detective imputa il suo disagio
alla sua rigida educazione mormone ma ha comunque la precisa sensazione che la
donna usi deliberatamente il suo sex appeal come una sorta di arma aggiuntiva.
La voce di Pratt lo riporta alla
realtà:
-La sua firma
energetica non è nei nostri database. È uno nuovo.-
Un soggetto sconosciuto forte almeno
come Hulk e completamente pazzo. Raven sente un brivido corrergli lungo la
schiena.
2.
New Mexico, Stati
Uniti, oggi. La cittadina di Hartsdale è solo un
puntino sulla carta geografica e sarebbe di scarso interesse per chiunque, se
non fosse la sede della multinazionale chiamata Firehart Enterprises, un
conglomerato che ha interessi in tutto il mondo. Una delle cose che rende
questa società degna di interesse è che il suo fondatore e C.E.O.[3]
è quello che oggi viene chiamato un Nativo Americano,di pura discendenza Apache
per essere esatti. La cosa è degna di nota perché rovescia lo stereotipo
dell’Indiano tramandato dai film e da altre opere di fantasia.
Thomas Firehart è un bell’uomo dal
fisico atletico e sguardo penetrante. Ama i vestiti fatti su misura e quando
viaggia preferisce alloggiare nei migliori hotel. È dotato di un certo carisma
e di quello che viene spesso definito magnetismo animale, una definizione
decisamente adatta se si pensa che non è solo un uomo d’affari ma nasconde un
segreto noto solo a pochi selezionati, tra cui c’è anche il suo braccio destro,
una bella donna dal fisico snello e lunghi capelli neri il cui nome è Jenna
Taylor, che appartiene anche lei a quella razza di fieri guerrieri che un tempo
avevano il loro territorio in quelli che oggi sono gli Stati di Arizona e New
Mexico.
Entrambi sono nell’ufficio di lui e
guardano un notiziario.
<<… ancora
nessun indizio sugli efferati delitti avvenuti lungo il confine tra New Mexico
e Utah. I corpi di due uomini e tre donne trovati orrendamente smembrati.
Potrebbe esserci un collegamento con una serie di analoghi delitti avvenuti di
recente a Salt Lake City. Fonti autorevoli dicono che potrebbe essere opera di
un serial killer superumano.>>
-So cosa stai
pensando.- dice Jenna.
-Davvero?- ribatte
Firehart -Mi conosci davvero bene allora.-
-Meglio di chiunque
altro ma non me ne vanto.-
Firehart si alza in piedi, si sfila
la giacca e comincia a slacciarsi la camicia.
-In un altro
momento vederti spogliare mi farebbe piacere…- commenta Jenna -… ma temo che tu
abbia intenzioni molto diverse dal darci da fare sul divano.-
-Avremo tempo per
quello.- replica Thomas -Ora è il momento di allertare i Rangers.-
Il suo corpo comincia a mutare e la
sua pelle diviene fulva mentre il suo cranio si deforma assumendo le fattezze
di un grosso felino. Thomas Firehart è divenuto Puma.
Da qualche parte in Europa, oggi.
Clay Quartermain si veste con calma cercando di mettere ordine nei suoi
pensieri, cosa non facilissima in queste circostanze.
La testa gli si è ormai schiarita ed
ora ricorda praticamente tutto della notte precedente, forse anche troppo per
il suo bene.
Betty Ross esce dal vicino bagno e
senza mostrare il minimo imbarazzo si sfila l’accappatoio. E comincia ad
indossare il suo attillato costume nero sgambato e senza maniche.
-Sei pronto per
quello che dobbiamo fare, tesoro?- chiede al suo partner.
-Lo sono…- replica
Clay -… sempre che tu abbia detto la verità.-
-Ancora non ti fidi
di me… dopo quello che ho fatto per te? Dopo stanotte?-
-Sei cambiata,
Betty, lo hai detto tu stessa, e non parlo solo delle tue trasformazioni
fisiche. La Betty Ross che conoscevo non… non si sarebbe mai comportata come
hai fatto tu stanotte.-
-E che ne sai?
Magari mi sono solo liberata di un po’ di sciocche inibizioni.-
-Non è il momento
di discuterne.- taglia corto Quartermain –Se quel che hai detto è vero , non ci
rimane molto tempo per fermare Tyrannus… sempre che non abbia cambiato i suoi
piani nel frattempo.-
Un’eventualità che l’Agente dello
S.H.I.E.L.D. non può affatto escludere.
Base Gamma, New Mexico, oggi. Caiera, detta l’Impetuosa, appartenente alla casta
dei Guerrieri Ombra del lontano pianeta Sakaar, si guarda intorno. Questa
struttura è imponente, deve ammetterlo.
-Ti
piace questo posto?- le chiede Rick Jones.
-Non
ho molta altra scelta se non farmelo piacere.- replica l’aliena -Né io né i
miei compagni nei Fratelli di Guerra possiamo tornare nel nostro pianeta o
meglio in quel che ne rimane, quindi dobbiamo adattarci a rimanere qui. Il tuo
amico Bruce Banner dice che stando al suo fianco avremo nuove sfide degne delle
nostre capacità.-
-Non
ne dubito. Mi chiedo solo: è questo che vuoi, che volete tutti voi?-
-Sono
una guerriera, Rick Jones, è per questo che sono stata addestrata sin dalla mia
nascita. Senza sfide, senza combattere, un guerriero avvizzisce e muore.-
-E
per questo seguiresti chiunque ti indicasse una guerra da combattere senza
chiederti se sia giusta o meno?-
-Non
ti capisco, Rick Jones, ero convinta che tu fossi un amico leale del guerriero
verde che voi terrestri chiamate Hulk, eppure sento nelle tue parole una
critica alle sue azioni.-
-Proprio
perché sono suo amico, mi preoccupo di quel che fa. Qualcuno deve badare al suo
bene anche se lui stesso non lo fa.- è la risposta di Rick.
3.
, Villa di Tiberio Ranno, Costa Azzurra,
Francia, ieri. Clay Quartermain si è già trovato in grossi guai,
probabilmente peggiori di questo, ma deve ammettere che essere completamente
nudo e legato ad una sedia alla mercé dello psicopatico megalomane che si fa
chiamare Tyrannus non è affatto piacevole, specie dopo che, rivolgendosi alla
sua compagna, la rediviva Betty Ross, ha
detto:
-Oh,
basta con queste stupidaggini. Io dico che ti sei divertita abbastanza, Betty.
Adesso facciamola finita ed uccidiamolo.-
Betty Ross fa una smorfia e replica:
-Spiacente,
ma non posso fartelo fare.-
Sotto
gli occhi stupefatti di Clay si trasforma in una gigantessa verde da far
invidia a She-Hulk e sferra a Tyrannus un colpo che lo stende immediatamente,
quindi si rivolge al biondo agente:
-Non
potevo davvero lasciare che ti uccidesse, tesoro.-
-Tu…
cosa…?- balbetta Clay, che fatica ad accettare la situazione.
-Non
c’è tempo per le spiegazioni adesso. Lì ci sono i tuoi abiti, rivestiti che
dobbiamo andarcene alla svelta. È quasi un peccato perché la risposta è sì.-
-La
risposta a cosa?-
-Se
mi piace quello che vedo- risponde Betty con un sorriso ammiccante.
Quartermain scrolla le spalle e si
veste rapidamente. Controlla il suo equipaggiamento e poi dice:
-Possiamo
andare.-
-Seguimi!-
ordina, perentoria, Betty.
Escono all’aperto e Clay continua ad
essere guardingo.
-Dov’è
finito Blonsky?- chiede -È ancora Abominio?-
-Sì,
è ancora Abominio e dovrebbe essere qui intorno.-
Betty ha appena finito di parlare
che un uomo sbuca dall’altro lato della villa e vedendoli muta rapidamente in
un gigante color smeraldo che li carica.
-Maledizione!-
esclama Clay staccando un bottone dal polsino destro della camicia e
scagliandolo contro la figura in arrivo.
La successiva esplosione rallenta la
corsa di Abominio ma non la ferma.
.-Tienti
forte, bello.- dice Betty.
Il suo corpo subisce un’ulteriore
trasformazione: sulle spalle crescono rapidamente ampie ali piumate, le dita di
mani e piedi diventano artigli che afferrano Quartermain sollevandolo come se
fosse senza peso.
Prima che Clay riesca ad adattarsi al nuovo sviluppo, lui e Betty si stanno già allontanando in volo.
New Mexico, Stati Uniti, ieri. Bruce Banner guarda gli uomini e le donne davanti a
lui e con voce calma dice:
-E questo è tutto,
domande?-
-Non da parte mia.-
risponde l’uomo volto devastato chiamato Prometeo -Non te la sei cavata male l’altra
volta dopotutto.-
-Se si passa sopra
al disastro con cui è terminata la sua leadership.- commenta Paride.
-Quello non fu
colpa sua ma degli inganni di Agamennone.-[4]
ribatte Ulisse -Tu hai la tendenza a dimenticare tutto quello che non ti fa
comodo.-
-Che vuoi farci? È
nella mia natura.- replica l’altro.
-Disse lo
scorpione.- aggiunge, sarcastico Ettore.
-E sia, Banner…-
continua Ulisse -… per il momento accetteremo la tua leadership ma sappi che ti
terrò d’occhio.-
-È esattamente quello che mi aspetto da te.- ribatte l’Incredibile Hulk.
Pentagono, Contea di Arlington, Virginia,
oggi. Nel suo piccolo ufficio Thaddeus
E. Ross, Thunderbolt per amici e nemici, Generale dell’Aviazione in congedo,
attualmente consulente del Dipartimento della Difesa per i superumani riflette.
Ha detto a Bruce Banner che Hulk non è più una sua priorità e non mentiva, ma
questo non vuol dire che le loro strade non s’incroceranno più.
Sul monitor del suo computer
scorrono le immagini di uno scontro di recente a Francoforte, in Germania, tra
un superumano identificato come Abominio ed una donna verde che ad un certo
punto si è fatta crescere le ali ed è volata via portando con sé il suo
avversario.[5]
Normalmente Ross presterebbe
scarsa attenzione ad eventi del genere avvenuti in un’altra nazione che non
sembrano costituire una minaccia immediata per la sicurezza militare americana
ma si dà il caso che lui conosca anche troppo bene la superumana che ha
combattuto contro Abominio, anche se non ha la
più pallida idea del perché si trovi in Germania.
Aziona
lo zoom ed avvicina sullo schermo quel volto familiare. Sa che è lei, non può
sbagliare.
-Cosa ti ho fatto, Betty ?- mormora.
Dal volto sullo schermo non arriva alcuna risposta.
4.
A metà strada tra il New Mexico e lo Utah, oggi. Il jet che sembra scivolare nell'aria rappresenta
il meglio che gli ingegneri delle Firehart Enterprises sono state in grado di
realizzare basandosi sul Quinjet dei Vendicatori. Ne esistono due esemplari al
momento: il primo è il jet personale di Thomas Firehart, il secondo è stato
generosamente ceduto al supergruppo principale, l'unico in verità, del Sud
Ovest americano: i Rangers. La cosa non deve stupire troppo, visto che il
leader dei Rangers, Puma, è in realtà Thomas Firehart che ora siede in una
delle comode poltrone osservando le notizie su un monitor.
-Cosa sappiamo esattamente del tizio che stiamo
cercando?- chiede Victoria Starr, alias Shooting Star. Seduta davanti a lui -Si
tratta di un superumano, giusto?-
-Presumibilmente un gammairradiato.- risponde,
cupo, Puma -Le mie fonti nella Polizia e nel F.B.S.A. ne sembrano convinte.-
<<Anche i miei contatti allo S.H.I.E.L.D. lo
confermano.>> interviene Texas Twister dalla cabina di pilotaggio.
-Stiamo per affrontare Hulk un'altra volta?- chiede
Red Wolf.
-Non può essere lui.- replica Firebird -Non è un
assassino e certamente non un serial killer, ne sono sicura.-
-Concordo con Bonita.- aggiunge Phantom Rider -E mi
chiedo se noi tutti siamo in grado di affrontare una minaccia simile.-
<<Freddo ai piedi, Bilagáana?>>[6] lo canzona Aquila Americana
anche lui in cabina di pilotaggio.
-Non sono così stupido da sottovalutare un Hulk.-
ribatte Hamilton Slade.
-Non è affatto mia intenzione.- ribatte Puma -Ma ti
assicuro che scoveremo questo tizio. Corvo Nero può farlo e lo farà.-
-Solo lui può riuscirci.- ammette Red Wolf.
<<Gente, allacciate le cinture.>>
annuncia Texas Twister <<Stiamo per atterrare a Salt Lake City.>>
Villa di Tiberio Ranno, Costa Azzurra, Francia,
ieri. L'uomo che si fa chiamare Tiberio Ranno ma che in
realtà è Tyrannus, il semi-immortale e crudele governante di un regno
sotterraneo, si rialza e si guarda intorno.
-Quella Betty picchia davvero forte.- commenta con
un sorrisetto -Quel suo pugno ha quasi rovinato il mio bel profilo.-
Sale
la scala e dal sotterraneo risale all'aperto dove lo attende un gigante color
smeraldo.
-Sono scappati.- dice semplicemente quest'ultimo.
-Non è il caso di preoccuparcene adesso.- ribatte
Tyrannus -Proseguiamo con il nostro programma.-
-A quest'ora Quartermain saprà già tutto.- replica
Abominio.
Tyrannus
sorride divertito e replica.
-Non tutto... non proprio tutto.-
Salt Lake City, Utah, oggi. Il suo nome è Pratt ed è un Agente Speciale del
F.B.S.A. ed è nella sede locale di quell'agenzia federale che si trova adesso.
Sullo
schermo davanti a lui scorrono ad impressionante velocità dei dati che
sarebbero comunque pressoché incomprensibili per chiunque non sia uno
scienziato. Il programma che ha lanciato sta esaminando i residui organici
trovati sulla scena dell'ultimo massacro comparandoli con quelli di chiunque si
trovi in un qualunque database della Nazione.
Anche
se la sua firma energetica non corrisponde a quella di nessun soggetto
gammairradiato conosciuto, c'è sempre la possibilità che il misterioso serial
killer abbia almeno ottenuto una patente da qualche parte e che i residui di
DNA trovati sul luogo del crimine siano sufficienti per un'identificazione. A
Pratt non piace molto l'idea che ci sia in giro un serial killer superumano di
cui non si sa nulla e al suo capo piacerà ancora meno.
A
proposito del suo capo... è proprio lui che lo sta chiamando sul suo telefono
cellulare riservato. Bel tempismo. Con un sospiro Pratt risponde:
-Signore... sì, siamo qui secondo gli ordini.
Sandra... l'Agente Verdugo è dal Medico Legale adesso con quel Detective
locale.-
<<Non sottovaluti Jacob Raven, Pratt.>>
replica l'uomo dall'altra parte <<È tenace e determinato. Gli offrirei un
posto nella nostra squadra se non fossi certo che lo rifiuterebbe. Collaborate
con lui ma senza dirgli troppo.>>
-È quello che faccio sempre.- replica Pratt con un
sogghigno.
<<Ora pensi alla missione: trovate quello
schifoso assassino ed eliminatelo.>>
-Con molto piacere.-
Un
“ping” richiama l'attenzione di Pratt. La ricerca è finita.
-Ah! Questo sì che è interessante.- commenta
guardando lo schermo.
5.
Da qualche parte negli Stati Uniti o forse altrove, oggi. Carmilla Black è una giovane donna che dimostra a
malapena 18 anni e non è un'adolescente qualunque. Il nome registrato sul suo
certificato di nascita originale è Thasanee Rappaccini. Sua madre, la
Dottoressa Monica Rappaccini, è una chimica di fama internazionale, attualmente
più nota come capo dell'organizzazione terroristica nota come A.I.D. ovvero
Advanced Idea of Destruction, scissasi dal più noto A.I.M. acronimo di Advanced
Idea Mechanics. Quanto a suo padre, come ha scoperto recentemente, è nientemeno
che Bruce Banner, l'Incredibile Hulk,
Con genitori simili, Carmilla, come
è stata chiamata dai genitori adottivi dopo che sua madre l'ha abbandonata alla
nascita, non avrebbe potuto avere una vita normale. A sua insaputa è diventata
una cavia di un esperimento di sua madre che l'ha dotata di superpoteri tra cui
l'immunità a veleni, virus e simili e la capacità di secernere scariche
velenose dal braccio sinistro. La Dottoressa Rappaccini l'ha arruolata a forza
nella sua organizzazione, le ha dato un costume attillato, una maschera e un
nome in codice, Scorpia, Quello che ignorava ed ignora tuttora, però, è che la
sua ritrovata figlia aveva già fatto un patto con qualcun altro, lo stesso con
cui sta comunicando in questo momento tramite una connessione protetta,
-Comincio
ad essere stanca, Colonnello.- dice.
<<Resisti
ancora un po', ragazza.>> le risponde Nick Fury <<Le informazioni
che ci stai fornendo sull'A.I.D. e su tua madre sono molto preziose. Devi
continuare a recitare la parte della figlia devota ancora per un po'. Intanto
sono contento di sapere che sei stata curata.>>[7]
-Merito
anche di mio padre.-
<<Già,
immagino che sia stato uno shock per te scoprire chi era.>>
-Preferisco
non parlarne,-
<<Ti
capisco. Ora ascolta: abbiamo un'occasione d'oro e sta a te sfruttarla al
meglio.>>
Dopo aver ascoltato le istruzioni di
Fury, Carmilla si ferma a riflettere ma improvvisamente la sua concentrazione è
rotta da una voce fuori dalla porta della sua stanza:
-Agente
Scorpia...-
Con un movimento rapido la ragazza
si copre la metà inferiore del volto con una specie di fazzoletto e va ad
aprire la porta.,
Come quelli dell'A.I.M., anche i
membri dell'A.I.D., posseggono un Q.I. elevatissimo, sono praticamente dei
geni, anche se quel genio è rivolto solo alla progettazione e realizzazione di
strumenti di distruzione di massa. Dall'A.I.M. hanno
anche preso il discutibile gusto per le uniformi, identiche a parte che sono di
colore nero.
-Che
succede?- chiede Carmilla all'uomo davanti a lei.
-La Dottoressa Rappaccini è stata catturata,
presumibilmente dagli stessi misteriosi agenti che hanno già rovinato alcune nostre
operazioni in passato.-[8]
-Avrebbe
dovuto saperlo che non era prudente fidarsi del Dottor Destino ed andare da lui
praticamente da sola.- commenta la ragazza.
-La
Dottoressa aveva previsto quest'eventualità. Sai cosa fare, vero?-
-Ovviamente.
Preparate quel che mi serve. Sarò io a liberarla.-
Salt Lake City, Utah, oggi. La capitale dello Utah non è molto abituata a veder
passeggiare per le sue strade dei supereroi e così l'arrivo dei Rangers attira
inevitabilmente l'attenzione.
-Se
volevi discrezione, Puma, hai scelto il modo sbagliato.- commenta Phantom
Rider.
-Quel
che voglio è che il nostro bersaglio sappia che lo stiamo sfidando e risponda
alla sfida.- ribatte Puma.
-E
credi che sarà così stupido da farlo?- replica Texas Twister.
-Io
credo di sì: è arrogante, sempre più sicuro di sé ed è solo questione di tempo
perché decida di godersi le luci della ribalta. Il nostro arrivo accelererà i
tempi.-
-Spero
che tu abbia ragione.- interviene Firebird -Perché questo mostro ha già ucciso
troppa gente.-
-Pienamente
d'accordo Miss...-
A parlare è stato Jacob Raven con al
suo fianco l'Agente Verdugo. Nessuno dei due ha un'aria particolarmente
allegra.
I Rangers si fermano. Gli occhi dei
maschi si fissano sulla donna succintamente vestita che sfoggia alla cintura un
distintivo. Firebird fa una smorfia di disapprovazione e Shooting Starr sferra
una gomitata ad un imbambolato Texas Twister.
-Voi
siete gli investigatori che seguono il caso, giusto?- chiede Puma -Siamo qui
per dare una mano.-
-Credo
che possiamo cavarcela da soli, grazie.- replica Sandra Verdugo.
Puma si lascia sfuggire una specie
di ringhio poi ribatte.
-Non
ne sia così sicura, Agente. Noi abbiamo risorse che nemmeno immaginate.-
-Vorrei
vederle in azione.-
-Sarà
accontentata presto, glielo assicuro.-
Salt Lake City, Utah, oggi. Lo chiamano Corvo Nero ed è uno sciamano dotato di
vasti poteri, gli stessi che lo hanno condotto in un quartiere periferico della
città.
Il Male ha un odore unico o una
vibrazione particolare, se preferite, e c'è chi è in grado di percepirlo. Corvo
Nero è uno di coloro che sono dotati di questa capacità assieme a molte altre.
Si guarda intorno e mormora:
-È
qui, lo sento.-
-Bella
scoperta- dice una voce alle sue spalle.
Corvo Nero si volta e vede un uomo
la cui figura diventa sempre più grande mentre la sua pelle assume un colore
bluastro voce cambia tonalità:
-Mi piace quando le prede vengono da me.-
Un pugno parte troppo veloce perché
chiunque possa evitarlo.
CONTINUA
NOTE DELL'AUTORE
In realtà c'è molto poco da dire su quest'episodio.
1) Sorpresi e confusi dal comportamento di Betty Ross?
Non avete ancora visto nulla. -_^
2) Se non conoscete i Rangers, peggio per voi. Creati
da Bill Mantlo & Sal Buscema su Incredible Hulk Vol. 1° #265 datato
novembre 1981 e sono stati protagonisti di una serie scritta per noi da Valerio
Pastore. Di loro e dei singoli membri del gruppo parleremo nel prossimo
episodio dove...
… arriva anche Hulk e le cose si fanno calde per tutti mentre l'identità del nostro serial killer è finalmente rivelata, i piani di Tyrannus diventano più chiari ed altro ancora.
Carlo.
[1] Con tante scuse a D.H. Lawrence. -_^
[2] Nello scorso episodio
[3] Chief Executive Officer.
[4] Su Incredible Hulk Vol. 2#424/426 (In Italia su Devil & Hulk #29/30).
[5] Tre episodi fa.
[6] Uomo Bianco in lingua Navajo.
[7] Come visto nell'episodio #28.
[8] Ovvero i Vendicatori Segreti, come visto, di tutti i posti, su Destino #20.